INCI I rischi delle tinte chimiche

Abbiamo letto con un po’ di preoccupazione la settimana scorsa i tweet di un noto medico inglese che raccomandava alle donne di non sottoporsi a più di 6 tinte chimiche all’anno: ci sarebbero infatti abbastanza evidenze scientifiche per poter affermare che le donne che usano con maggior frequenza le tinte chimiche, hanno il 14% in più di probabilità di ammalarsi di tumore al seno.
Il medico, che si chiama Kefah Mokbel e che lavora al Princess Grace Hospital, sottolinea come gli studi in questo campo siano ancora in corso e non ci sia ancora una certezza assoluta, ma consiglia di evitare le tinte chimiche e di passare a tinte naturali, oltre che “sottoporsi a un controllo regolare del seno a partire dai 40 anni”.
Dobbiamo ben ricordare, infatti, che le tinte chimiche sono uno dei prodotti più a rischio nel mondo cosmetico, non solo per il pericolo di reazioni allergiche e sensibilizzazioni a livello locale ma anche per intossicazioni a livello sistemico come questo studio dimostra.
Tinte naturali vs tinte chimiche
Mettiamo dunque ora a confronto le tinte naturali e le tinte chimiche
Tinte naturali
Avvolgono la cuticola e si legano alla cheratina riempendo le squame dei capelli
Capelli più sani, lucidi e visibilmente rinforzati e corposi
Tempi di posa lunghi
Prodotti estremamente ben tollerati
Basso impatto ambientale
Colore e riflessi che variano a seconda della base di partenza e non standardizzabili
Tinte chimiche
Sollevano le cuticole e penetrano nella struttura del capello (le tinte permanenti hanno un pH alcalino dovuto alla presenza di  ammoniaca e dell’ausilio di acqua ossigenata)
Capelli più fragili e sfibrati
Tempi di posa corti
Forte rischio di allergie e irritazioni e intossicazioni (attenzione in particolare alla para-fenilendiammina)
Prodotti altamente tossici e inquinanti
Colore uniforme e “standard”, risultato certo
Quando si comincia a tingere i capelli con le erbe tintorie, sono diversi i vantaggi di cui ci si accorge nel breve termine: capelli più sani, lucidi, corposi. Proprio per come agiscono le erbe tintorie, infatti, i capelli si fortificano e non possono che giovare da questo trattamento. Certo, i tempi di posa sono più lunghi, i risultati non sono standardizzabili e su ogni tipi di capello saranno un pochino diversi, ma i vantaggi per la nostra salute e anche per quella dell’ambiente sono davvero moltissimi. Se ci aggiungiamo poi anche i rischi a lungo termine che incorre chi fa largo uso di tinte chimiche, non possiamo che essere ancor più convinti che quel tempo passato in più col colore in posa, sia in realtà tempo ben speso.
Attenzione alle tinte, anche a quelle naturali
Non sempre dove sta scritto “henné” siamo di fronte ad  un prodotto naturale. Molto spesso, infatti, soprattutto nei casi di henné rinforzata, per aumentare la copertura e la durata della colorazione viene aggiunto del picramato di sodio, una sostanza iscritta nel registro ministeriale delle sostanze pericolose e nocive per l’organismo. Ed è la stessa sostanza che può fare strani scherzi e far uscire i capelli verdi se non avete aspettato 1 mese dall’ultima tinta chimica effettuata.
Per questo è ancora più importante essere consapevoli di ciò che consumiamo. La scelta di un prodotto naturale senza petrolchimica ci mette al riparo da molti rischi e ci fornisce un sicuro vantaggio.
W le tinte naturali eco-bio! W Hennetica!
Fonte: Blog La Saponaria 
La notizia del medico inglese è stata riportata un po’ da tutti i media. Qualche link di riferimento per chi volesse approfondire:
Repubblica.it 
GreenMe.it
Il profilo Twitter di Kefah Mokbel, senologo del Princess Grace Hospital
  

 

 

 

 

 

 

 

 

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